Che siano finalizzati a sanare i deficit scolastici o a far loro apprendere materie o lingue nuove, i corsi per bambini devono essere concepiti come strumenti efficaci per far vivere un’esperienza veramente completa.
Lo sviluppo dei bambini dipende essenzialmente dalla quantità e qualità dei messaggi da loro codificati ed immagazzinati. Non esiste contesto che non possa generare influenze in positivo o in negativo in capo ad essi, soprattutto di quelli in età preadolescenziale.
I corsi per bambini devono essere dunque pensati anche come programma di sviluppo della loro personalità nel contesto sociale e non solo come fonti di informazioni e nozioni dottrinarie.
Approccio strutturale adatto alle esigenze scolastiche
Vivere l’esperienza dei corsi per bambini in maniera efficace, ma al contempo divertente e non come un obbligo formativo: questa è la logica che deve muovere ed ispirare ogni attività extrascolastica. Questo non presuppone che le lezioni debbano essere impartite con leggerezza, di contro è più che necessario che tutte le attività siano rigorosamente full immersion e strutturate seguendo direttive didattiche ben rigide, rigorose, tali da suggerire un programma adeguato alle reali conoscenze di ogni studente.
I corsi per bambini devono essere pianificati per sollecitare la curiosità anche dei più piccoli.
I docenti dovrebbero essere in condizione di permettere ai bambini di accostarsi alle lezioni con
un approccio divertente ma anche intenso ed efficace. Questo modus operandi consentirà un apprendimento semplice e naturale, ma allo stesso tempo valido sotto tutti i punti di vista, non solo cognitivo ma anche sociale.
Prima esperienza di apprendimento
Si incorre molto spesso in un errore di fondo, in merito alla natura ed alle finalità sottese ai corsi per bambini: quello di ritenerli dei programmi secondari, supplementari a quelli scolastici.
Ogni corso deve essere piuttosto progettato per rappresentare la prima esperienza di apprendimento positiva dei bambini: solo così facendo essi avranno una particolare predisposizione all’ascolto perché avvertiranno anch’essi il carattere imperativo e rilevante dei concetti loro impartiti.
Si tratta di un aspetto fondamentale: catturare l’attenzione dei bambini e verificare il loro riscontro consente di individuare anche eventuali rischi di difficoltà di apprendimento.
I corsi per bambini devono correre in parallelo con il sistema scolastico ma estendendo il loro ambito di osservazione anche ad altri fattori come quello di carattere sociologico che è alla base di tutti i processi educativi.
Non è affatto semplice insegnare, specie a chi risulta meno incline all’apprendimento, vuoi a ragione dell’età, vuoi a motivo del proprio patrimonio di conoscenze.
Coloro che vogliano dar vita a corsi per bambini faranno bene a non sottovalutarne le difficoltà che potrebbero incontrare ed a non trascurare le caratteristiche che devono permeare tali tipologie di corsi.
Perché insegnare a bambini non è un gioco, ma richiede un grado di responsabilità accentuato: essi si trovano in quella età particolare in cui il pensiero inizia ad elaborare questioni, argomenti.
Un corso, se ben fatto, può significare tanto per un bambino, per la sua cultura, per il suo patrimonio di conoscenze e per la sua educazione.
Esso va ad assestarsi nel suo naturale processo di sviluppo.
E’ fondamentale dunque in questo settore operare con la massima diligenza ed accortezza.
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