Cosa ci fanno una bicicletta, un microfono ed un i-pad che manda un testo di una canzone da seguire con la musica di sottofondo?
Semplice, servono per la Karaoke Rock Bike.
Siamo andati a Radio Rock per intervistare l’organizzatore della Karaoke Rock Bike, Dejan Cetnikovic, e il suo collaboratore Andrea Febo.
La loro iniziativa nasce dal forte interesse per la musica rock e la bicicletta, ed è stata appoggiata da radio rock con grande entusiasmo; infatti sono arrivati, con la partecipazione della radio, alla quarta puntata.
Dejan ci racconta quanto sia bello vedere la gente incuriosita da questa “bicicletta che suona musica ed è in movimento” (la grande particolarità dell’evento), al punto di partecipare con entusiasmo ad un karaoke “anomalo”, in quanto è incentrato su della musica che solitamente non viene usata per un karaoke.
Questa iniziativa si presenta in modo spontaneo, come se fosse una vera e propria festa mobile ed è bello vedere le persone che si divertono e cantano senza dover acquistare un biglietto o avere l’obbligo di una consumazione. Andrea Febo, fotografo dell’iniziativa, ci dice che ha aderito con molto piacere alla proposta di Dejan per aiutarlo nella gestione e nell’organizzazione della Karaoke Rock Bike, che si tiene ogni sabato pomeriggio, partendo dagli studi radiofonici di Radio Rock fino a raggiungere le diverse zone di Roma. Tutto ciò è reso possibile anche dalla collaborazione di Samantha Suriani, che grazie alle sue competenze si occupa dell’ufficio stampa con grande efficacia.
In occasione della nostra intervista si è esibita, in diretta dalla radio, Palma D’addeo, con il brano “Come Together” dei Beatles; dopodiché li abbiamo seguiti in strada ed abbiamo assistito alla performance del cantante-musicista Andrea Ra, che ha cantato “Enjoy the silence” dei Depeche Mode, sempre in diretta radiofonica.
Ci siamo intrattenuti a parlare con Andrea della situazione musicale italiana, di cui lui ci riporta la sua esperienza da musicista: afferma che in Italia fare musica non è molto semplice ed inoltre c’è una discreta differenza con gli altri paesi europei (ad esempio in Inghilterra fare musica viene considerato un mestiere ed anche una risorsa dal punto di vista economico del Paese).
Parlando dei fruitori di musica “rock”, dice che questo genere non è molto seguito in Italia, e ci riporta l’esperienza del figlio di 12 anni, che lui stesso definisce “emarginato” dal punto di vista musicale, in quanto ascolta musica e generi diversi dai suoi coetanei.
Andrea ci saluta dicendoci cos’è la musica rock per lui, “nient’altro che un’attitudine, cioè vuol dire essere aperti da un punto di vista musicale”, e ci da appuntamento sabato 26/10 all’INIT, dove si esibirà Live.
Anna Angrisani
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